La voce del Pensiero - enzo manzoni poeta

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La voce del Pensiero

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A mia Moglie Pia
A mio Figlio Gianluca
Sostanza eterea della mia anima.

Prefazione
Scrivere versi in un’epoca in cui i lettori sono pochissimi è, innanzitutto, una manifestazione di coraggio. È come voler credere nell’impossibile; perché il successo è, sicuramente, ristretto in un ambito esiguo. Intanto si continua a scrivere e la fede non si estingue; ma, forse, in questo va calcolato l’incidenza di una necessità interiore che, oltre a spingere l’autore, addirittura lo costringe.
C’è nell’anima umana una esigenza primordiale e immediata che vuole offrire all’esterno il frutto di sentimenti spontanei che si rivolgono alla natura e anche all’uomo che in essa vive e, quindi, la parola diventa luce che illumina prima l’autore e poi il lettore.
Enzo Manzoni, anche se quesfopevra segna il suo esordio nel mondo editoriale, non può definirsi, certamente, alle “prime armi” e infatti egli ha svolto un “curriculum” intenso sia nel mondo del giornalismo, arrivando a ricoprire cariche di notevole importanza, sia in quello della canzone non solo come autore ma anche come esperto del settore. La tecnica del verso, quindi, dell’autore è ben collaudata, in un campo che aveva il sostegno della musica nella scansione del respiro compositivo.
Ora il poeta si è inoltrato nel mondo più profondo dell’esistenza umana muovendosi alla ricerca dei codici fondamentali per esaminare i valori dell’uomo.
Il poeta segue un metodo analitico per conoscere ed esprimersi e le parole in un miracolo di sincerità raggiungono la luce della verità.
I temi fondamentali del suo percorso partono dalla nostra città: Napoli e il suo amore non si ferma agli ostacoli determinati da quei miserabili che l’hanno imbrattata; ma, anzi, si prodiga per risollevarla all’alta dignità di nobilissima regina universale per le sue specifiche qualità spirituali che nessuno è riuscito a distruggere.
La sua bellezza ha superato i secoli e le fa cogliere il tributo di un giusto trionfo contro ogni avversità... Il tempo non si ferma mai e con i suoi semplici scatti, che vanno dall’ieri al domani attraverso la mediazione dell’oggi, continua a svolgere la sua funzione concreta che por-
ta all’infinito.
Le parole, come il tempo, nella loro semplicità si svolgono per conquistare. la vastità dell’immenso.
L’anima sorregge il poeta con i sentimenti e lo fa cantare perché si
attui la favola bella dell’essere.
L’uomo è sempre sottoposto alla grave minaccia del “nulla”; ma può chiedere aiuto alla poesia: questa da sola può realizzare il miracolo che riesce a salvarlo e inserirlo nel “tutto”.
Ettore Capuano


 
 
 

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